CURIOSITÀ


CHI GARANTISCE LA GARANZIA?
Davide Oldrati © 2016

Come collezionista mi capita spesso di passare in rassegna le inserzioni di ebay alla ricerca di occasioni tra le aste numismatiche. Passo ore a fare... surf in un mare di banconote mondiali sperando di imbattermi nell'affare del secolo (o magari semplicemente in un buon affare), e spesso mi sono imbattuto in banconote comuni vendute a prezzi anche decine di volte superiori al loro valore di mercato solo per il fatto di essere accompagnate da un certificato di autenticità di una società di grading di fama mondiale.

Tra le società di grading più autorevoli ricordo:
Naturalmente, dotare una banconota di un certificato di garanzia, con tanto di perizia sul suo stato di conservazione, ha un costo; è naturale quindi che la banconota certificata venga scambiata sul mercato a prezzi maggiorati rispetto ad una analoga non certificata: dopo tutto, il certificato fornisce una garanzia all'acquirente, che può così essere assolutamente certo dell'originalità, dell'integrità e del reale stato di conservazione della banconota.

Giusto?

Non è detto!

Di seguito un clamoroso esempio di errore di classificazione in cui mi sono imbattuto nel novembre 2016 su ebay e di cui ho personalmente informato l'ignaro venditore.
Ecco la banconota:







Come si legge dalla dicitura della perizia, la banconota è stata classificata come Pick# 41 100 Rupees mentre al retro si evince chiaramente che si tratta di una banconota da 100 kyats e che quindi non è la P.41 ma la P.45 (ben più comune ed economica, checché ne dica l'approssimativo catalogo Krause...).

Come si può vedere, il numero di serie riportato sulla banda superiore del certificato corrisponde a quello della banconota quindi è escluso che si possa trattare di un maldestro tentativo di truffa:




Sul sito di PMG (a questo link) ho trovato corrispondenza con il certificato mostrato:




Questo precedente getta una luce oscura sulla credibilità di questa e di tutte le certificazioni: se è potuto accadere che una società specializzata nel campo della valutazione e certificazione di materiale da collezione commettesse un simile errore, è inevitabile restare scettici di fronte alle certificazioni di qualsiasi società di grading, per quanto autorevole essa sia, perché nessuno è immune da errori.

Una svista simile si traduce potenzialmente in una perdita di denaro per il malcapitato acquirente: sarebbe interessante sapere se la società di grading in questione si assumerebbe la responsabilità della propria certificazione e sia disposta eventualmente a rimborsare il compratore.
In caso contrario verrebbe da chiedersi: chi garantisce la garanzia?

Se la risposta è "nessuno" allora bisogna domandarsi se valga effettivamente la pena di pagare un prezzo anche decine di volte superiore al reale valore di mercato per una certificazione di cui non si abbia comunque assoluta certezza.


AGGIORNAMENTO:

Ricordo che, nell'informare il venditore dell'errore di classificazione, mi sono scusato per avergli dato la cattiva notizia. Il venditore mi ha detto di non preoccuparmi e anzi mi ha ringraziato della cortesia di averlo informato, poi a stretto giro ha ritirato correttamente l'inserzione.

Erroneamente, mi sarei aspettato che il venditore, preso atto della minore rarità della banconota in questione, ne abbassasse il prezzo. Invece a distanza di un mese dal ritiro della prima inserzione ho trovato una nuova inserzione della stessa, da parte del medesimo venditore, al doppio del prezzo originario: la motivazione era che l'errore di catalogazione da parte di PMG costituiva di per sé una rarità numismatica.

La morale è che in notafilia il valore di una banconota è assolutamente soggettivo e che in quel frangente potrei aver perso un'opportunità!



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