CURIOSITÀ


SOLDI FACILI? I KWACHA RARI DEL MALAWI
Davide Oldrati © 2018


Inutile nascondercelo: noi collezionisti siamo, a modo nostro, aspiranti cercatori di tesori. Ci ammantiamo di nobili motivazioni (l'interesse per la storia, la cultura, l'economia eccetera) mentre sognamo l'affare del secolo.

La legge della domanda e dell'offerta come sappiamo ci insegna che il prezzo cresce all'aumentare della domanda. La notafilia (il collezionismo di cartamoneta) è un settore molto vasto e, nonostante la competenza degli appassionati, è inevitabile che qualche dettaglio sfugga ai più. Ovviamente, se i collezionisti non conoscono la rarità di un esemplare, non lo ricercano e quindi, per la legge della domanda e dell'offerta, quell'esemplare non avrà particolare valore nonostante la sua rarità.
Pare che ci troviamo di fronte al proverbiale gatto che si morde la coda.
particolare dalla copertina di "Il gatto si morde la coda" di Giorgio Gaber

Ma al di là del valore, l'interesse del collezionista consapevole è alimentato anche dal semplice fatto della rarità in sé.

"Soldi facili?" è una serie di articoli in cui, di volta in volta, parlerò di varietà rare ma poco conosciute e poco ricercate. L'intento è di destare un interesse collezionistico, forse di favorire qualche affare, forse di sconsigliarne qualche altro ma, da tipico collezionista, non perderò l'occasione di lasciarmi andare alla suggestione delle culture, delle storie, delle economie di paesi lontani.

Perché il gatto si morde la coda, ma davanti al bandolo di una matassa... non sa resistere!

I NUOVI KWACHA DELL'1 GENNAIO 2012

Questa storia comincia il 9 marzo del 2012 quando, in una conferenza stampa, l'allora Governatore della Reserve Bank of Malawi, Dr. Perks M. Ligoya, annuncia la futura introduzione di una nuova serie di banconote, tra le quali spicca il nuovo taglio da 1000 kwacha, fino ad allora il più alto mai emesso dalla banca di stato malawiana: "Stiamo per introdurre una serie completamente nuova di banconote, nel processo avremo una nuova banconota da 1000 kwacha". (fonte Nyasa Times)

"La mossa", continua Ligoya, "è finalizzata ad alleggerire la pressione sull'inflazione, l'aumento del costo dei beni di prima necessità e dei servizi". Il giornalista del Nyasa Times però rivela il sospetto di alcuni osservatori economici che "la mossa" in realtà preluda ad una nuova "silenziosa" svalutazione del kwacha.

Quegli osservatori avevano ragione ad essere sospettosi, ma su una cosa si sbagliavano: la svalutazione, questa volta, non sarebbe stata affatto silenziosa! Infatti, il 7 maggio la Reserve Bank of Malawi inaugura il nuovo corso della politica monetaria nazionale con l'abbandono dell'ancoraggio al dollaro e la conseguente traumatica svalutazione del kwacha del 33% da 168 a 250 kwacha per dollaro. (fonte: rassegna stampa on line della RBM).




fonte della serie storica: Reserve Bank of Malawi


Questo traumatico provvedimento scaturisce dal contesto politico interno: in seguito all'improvvisa morte del presidente Bingu wa Mutharika, avvenuta il 5 aprile dello stesso anno, la nuova presidenza Joyce Banda compie un'inversione a U rispetto alla precedente politica economica e cede alle pressioni del Fondo Monetario Internazionale, che esige la liberalizzazione del mercato dei cambi valutari come requisito per lo sblocco di un prestito internazionale da 156 milioni di dollari, necessario per far fronte alla scarsità di valuta estera che ha provocato una grave carenza di carburanti in tutto il paese.
Il nuovo corso impatta in maniera disastrosa sul tenore di vita di milioni di persone provocando il panico e la corsa all'accaparramento, con conseguente ulteriore impennata dei prezzi di tutti i generi di prima necessità. Con buona pace del proposito del governatore Ligoya di "alleggerire la pressione sull'inflazione"...




("[...] Due giorni fá ho persino ridotto il mio stesso stipendio del 30% per mostrare che stiamo facendo sacrifici." Per la serie: anche i ricchi piangono...)


L'introduzione della nuova serie di banconote è programmata per il 23 maggio e le banconote sono denominate nei tagli da 20, 50, 100, 200, 500 e 1000 kwacha.




la serie completa delle banconote datate 1 gennaio 2012
(ho offuscato i numeri di serie perché ho preso l'immagine da internet)



La nuova serie di banconote è stampata da Thomas De La Rue, è predatata all'1 gennaio 2012 e reca la firma del Governatore Perks M. Ligoya (in carica dal 14 settembre 2009 fino al 24 aprile 2012). Le dimensioni ridotte di oltre il 30% rispetto alla serie precedente rispecchiano l'entità della svalutazione e contribuiscono a ridurre il costo dell'emissione. Il design piuttosto essenziale (come del resto anche le tre serie precedenti, ritraenti il pastore protestante John Chilembwe) non contribuisce invece a farle apprezzare dai collezionisti.
Infatti il valore di queste banconote sul mercato del collezionismo è molto basso: le due denominazioni da 20 e da 50 kwacha datate 1 gennaio 2012, in Fior di Stampa, non superano il minimo sindacale di 1 euro mentre il taglio massimo da 1000 kwacha si aggira sui 3 o 4 euro (praticamente il valore facciale al momento della sua emissione, pari a 4 US$).

Non sono riuscito a reperire indicazioni precise circa la tiratura di questa emissione ma grazie al sito www.garrysue.net posso approssimativamente calcolarla basandomi sui prefissi usati nel numero di serie di ciascun taglio:

- 20 kwacha (1 gennaio 2012): AA, AB, AC, AD, AE, AF, AG, AH
- 50 kwacha (1 gennaio 2012): AA, AB, AC, AD, AE, AF, AG, AH
- 100 kwacha (1 gennaio 2012): AA, AB, AC, AD, AE, AF
- 200 kwacha (1 gennaio 2012): AA, AB, AC, AD, AE, AF
- 500 kwacha (1 gennaio 2012): AA, AB, AC, AD, AE, AF, AG, AH, AJ
- 1000 kwacha (1 gennaio 2012): AA, AB, AC, AD

Considerando che ogni prefisso conta 9.999.999 pezzi, posso indicare approssimativamente la tiratura di ciascun taglio come segue (fornisco i valori minimo e massimo perché non conosco l'effettiva quantità di pezzi dell'ultimo prefisso emessi):

- 20 e 50 kwacha (1 gennaio 2012): 70/80 milioni di pezzi circa per ciascun taglio
- 100 e 200 kwacha (1 gennaio 2012): 50/60 milioni di pezzi circa per ciascun taglio
- 500 kwacha (1 gennaio 2012): 80/90 milioni di pezzi circa
- 1000 kwacha (1 gennaio 2012): 30/40 milioni di pezzi circa

Sempre approssimativamente, stimo quindi l'entità media totale dell'emissione dell'1 gennaio 2012 in 100 miliardi di kwacha, pari a 400 milioni di dollari americani, così suddivisi:

- 1.4 / 1.6 miliardi di kwacha nel taglio da 20 kwacha
- 3.5 / 4 miliardi di kwacha nel taglio da 50 kwacha
- 5 / 6 miliardi di kwacha nel taglio da 100 kwacha
- 10 / 12 miliardi di kwacha nel taglio da 200 kwacha
- 40 / 45 miliardi di kwacha nel taglio da 500 kwacha
- 30 / 40 miliardi di kwacha nel taglio da 1000 kwacha

Il 12 marzo 2013 la RBM annuncia che il ritiro dei kwacha precedenti il 2012 (le serie ritraenti il pastore protestante John Chilembwe) è programmato per il 22 maggio 2013 (fonte: rassegna stampa on line della RBM).

20 E 50 KWACHA DEL MALAWI CON DATA 1 GIUGNO 2012

A distanza di tempo da questa emissione sono apparse delle banconote da 20 e da 50 kwacha leggermente diverse da quelle datate 1 gennaio: a cominciare dalla firma del governatore della RBM, non più quella di Perks M. Ligoya ma di Charles Chuka (in carica dal 24 aprile 2012 al 21 aprile 2017). Inoltre la data è l'1 giugno 2012.






esemplare da 20 kwacha dell'1 giugno 2012.






esemplare da 50 kwacha dell'1 giugno 2012.
(ringrazio Garry Craig di www.garrysue.net per la scansione)



Il mercato del collezionismo di banconote ha registrato l'esistenza di queste varietà con grande lentezza: l'attentissimo Owen Linzmayer di banknotenews.com ne dà conferma solo a distanza di 2 anni dalla data di emissione! Come mai così tardi?

Prima di tentare una risposta a questa domanda cerchiamo di capire quante ne sono state stampate. Sempre affidandomi al sito www.garrysue.net, posso farne una stima quantitativa approssimativa basandomi ancora sui prefissi:

- 20 kwacha (1 giugno 2012): AJ, AK, AL, AM, AN
- 50 kwacha (1 giugno 2012): AH, AJ, AK, AL, AM, AN

Una tiratura di circa 40/50 milioni di pezzi per il taglio da 20 e di 50/60 milioni per il taglio da 50 kwacha. Un totale approssimativo di:

- 800 milioni / 1 miliardo di kwacha per il taglio da 20
- 2.5 / 3 miliardi di kwacha per il taglio da 50

Stando a queste stime, i tagli da 20 e 50 kwacha dell'1 gennaio starebbero in rapporto di 5:3 per il 20 kwacha e di 4:3 per il 50 kwacha con i corrispettivi dell'1 giugno: in pratica ogni 4 o 5 esemplari del gennaio 2012 ne esisterebbero 3 di giugno. Non un granché come rarità!

Eppure non se ne trovano...


Enrico Fermi IL PARADOSSO DI FERMI:

A chi sosteneva che l'universo pullulasse di vita intelligente, il fisico italoamericano Enrico Fermi domandava: "Se così fosse, dove sono tutti?"

È esattamente quello che mi domando io a proposito di queste banconote: dove sono tutte?

Posso immaginare che siano stoccate nel caveau della Reserve Bank of Malawi. Ma perché non sono state immesse sul mercato? Stampare delle banconote ha un costo e il Malawi, come abbiamo visto, non naviga nell'oro: perché questo spreco di valuta?
Posso solo avanzare un'ipotesi: una nuova serie di banconote, graficamente leggermente diversa da quella del 2012, viene emessa massicciamente nel 2013, a soli 6 mesi dall'emissione di giugno 2012. Questa nuova serie è denominata in tagli da 100, 200, 500 e 1000 kwacha. Evidentemente è stato considerato superfluo stampare altre banconote da 20 e 50 kwacha.
Come si vede dal grafico qui sotto, in seguito alla liberalizzazione del mercato dei cambi e alla drastica svalutazione del maggio 2012, l'inflazione ha cominciato a galoppare sfiorando il 38% tra gennaio e febbraio 2013.



fonte: tradingeconomics.com


In questo quadro macroeconomico incerto è presumibile che il governo abbia giudicato inutile immettere sul mercato banconote di piccolo taglio. E forse persino controproducente, visto che il loro diminuito valore di scambio avrebbe compromesso il margine di guadagno da signoraggio (guadagno da signoraggio sull'emissione di valuta = valore di scambio – costo di produzione). Forse, con la nuova emissione datata 1 gennaio 2013, il governo ha coperto il fabbisogno di liquidità del mercato e ha conservato i piccoli e scomodi tagli da 20 e da 50 kwacha nei forzieri della Banca di Stato in attesa di tempi migliori.

Ciò spiega la tempistica dell'apparizione di queste banconote dell'1 giugno 2012 sui mercati: banknotenews.com ne conferma l'esistenza tra il febbraio e l'aprile 2014, cioè qualche mese dopo che la curva inflazionistica ha invertito la tendenza negativa e sembra aver trovato un equilibrio intorno al 22%. È verosimile che il governo abbia colto l'occasione per immettere parte dello stock in giacenza e recuperare le spese di produzione.

Ma questo non basta a spiegare come mai, a distanza di anni e in un quadro inflazionistico decisamente normalizzato, ve ne siano ancora così poche in giro. A maggior ragione considerato che, recentemente, il governo del Malawi ha annunciato l'avvio di una campagna di sensibilizzazione per insegnare alla popolazione a non rovinare le banconote perché, a detta dell'attuale governatore della RBM Dalitso Kabambe, ogni anno lo stato malawiano spende dai 12 ai 13 miliardi di kwacha (circa 17 milioni di dollari americani) per sostituire quelle usurate. Se l'ipotesi che la maggior parte di esse sia tutt'ora stipata nel caveau della RBM è valida, c'è da aspettarsi che in futuro ne appaiano molte sul mercato, con conseguente delusione di chi, come me, le ha acquistate convinto di aggiudicarsi delle rarità.

A COLPO D'OCCHIO

Ecco cosa guardare per indivuarle a colpo d'occhio:





Lo spesso bordo ("in grassetto") del numerale della denominazione distingue le emissioni del 2012 da quelle successive, in cui il numerale ha il bordo più sottile, mentre la firma tondeggiante di Charles Chuka si distingue da quella più appuntita e contorta di Perks Ligoya.


20 KWACHA 1 GENNAIO 2012 20 KWACHA 1 GIUGNO 2012

FRONTE


Firma: Perks M. Ligoya
Data: 1 gennaio 2012


Firma: Charles Chuka
Data: 1 giugno 2012

RETRO


Dicitura errata “Domasi Teachers Training College” (all'epoca dell'emissione noto come “Domasi College of Education”).


Dicitura corretta “Machinga Teachers Training College”.



In particolare, per quanto riguarda la banconota da 20 kwacha, si nota che al retro la didascalia errata “Domasi Teachers Training College” è stata corretta in “Machinga Teachers Training College”.
Un chiaro esempio di come, ad essere rara, non sia sempre la varietà con l'errore di stampa!


50 KWACHA 1 GENNAIO 2012 50 KWACHA 1 GIUGNO 2012

FRONTE


Firma: Perks M. Ligoya
Data: 1 gennaio 2012


Firma: Charles Chuka
Data: 1 giugno 2012