CURIOSITÀ


SOLDI FACILI? I PRIMI DONG DEL VIETNAM DEL SUD
Davide Oldrati © 2021


Nato, come il suo contraltare del nord, da una sanguinosa guerra di liberazione dalla dominazione francese, il Vietnam del Sud ha avuto una vita breve ma ha dato vita ad una produzione ricca e variopinta di cartamoneta: le sue raffigurazioni tipicamente orientali permettono alla fantasia del collezionista di viaggiare verso luoghi esotici e tempi avventurosi. In seguito alla vittoria sugli Stati Uniti, l'orgoglio nazionale dei vietnamiti ha favorito lo studio della propria storia mentre lo sviluppo economico ha permesso la crescita del collezionismo. Tuttavia c'è una serietta, tra le prime emesse, che presenta una variante tutt'ora poco conosciuta all'estero e che capita di trovare in vendita a basso prezzo. Chi, prima di scoprire di cosa si tratta, non disdegnasse un veloce excursus storico, può seguire il percorso che propongo ed eventualmente consultare anche la mia storia del Vietnam. Chi, invece, preferisce venire subito al dunque, può fare clic qui.





DUE UOMINI, DUE VIETNAM

Fin dal 1887, la regione del Sudest asiatico, oggi divisa tra Laos, Cambogia e Vietnam, apparteneva ai domini coloniali francesi sotto il nome di Unione o Federazione Indocinese. In particolare, l'odierno Vietnam era diviso in 3 regioni: Cocincina a sud, Annam al centro e Tonchino al nord.


immagine tratta da wikipedia.


La concezione colonialista dei francesi è ben illustrata dalla splendida allegoria che troviamo sulla prima emissione cartacea da 1 Piastra del 1891: una donna occidentale seduta su un trono tiene in mano il caduceo, simbolo di pace e prosperità, e con il braccio destro estende il suo manto a protezione di una donna orientale, seduta più in basso, che volge uno sguardo di gratitudine verso la prima reggendo a sua volta uno scettro.



Nella realtà, questa visione retorica lasciava posto ad una pratica tutt'altro che incline alla reciprocità e volta invece a trarre il massimo beneficio a senso unico. Nel corso del nuovo secolo, il XX, una serie di avvenimenti internazionali accrebbero, nelle colonie, il nazionalismo e il sentimento anti-imperialista: la rivoluzione cinese del 1911, che provocò la caduta dell'Impero dei Qing e la nascita della Repubblica, la rivoluzione russa del 1917, che spodestò lo Zar, e la crisi economica mondiale del 1929, che ebbe pesanti ripercussioni sull'economia delle colonie, basata sulle esportazioni di beni verso l'occidente. Il colpo di grazia al prestigio dell'autorità francese giunse dall'invasione tedesca della Francia del 1940, nel quadro delle campagne belliche della Seconda Guerra Mondiale.


Bảo Ðại


La caduta di Parigi nelle mani dei nazisti e la nascita del governo-fantoccio di Vichy crearono un vuoto di potere coloniale del quale i primi ad approfittare furono i giapponesi che, dapprima in punta di piedi, poi con un fugace esperimento “imperiale”, assunsero il controllo del territorio del Vietnam mantenendo formalmente sul trono l'Imperatore dell'Annam, Bảo Ðại.

Bảo Ðại, discendente della dinastia imperiale degli Nguyễn, fu incoronato imperatore dell'Annam nel 1926 alla tenera età di 13 anni in seguito alla morte del padre ed era stato un utile strumento di legittimazione del potere coloniale francese, rappresentando la continuità e l'autodeterminazione in una società percorsa da profondi mutamenti e turbata da crescente malcontento verso la dominazione straniera. Dapprima compiacente marionetta agli ordini dei coloni francesi, nel 1945 si trovava ostaggio dei giapponesi che, durante il breve esperimento “imperiale”, nominarono persino un suo sostituto nel caso in cui si fosse resa necessaria la sua eliminazione.




Nel frattempo, nel febbraio 1941, il rivoluzionario cinquantenne Hồ Chí Minh era rientrato in patria dalla Cina per fondare la Lega per il Vietnam Indipendente, meglio nota come Việt Minh, e dare il via alla guerriglia indipendentista, approfittando dello scarso controllo giapponese delle zone rurali. Hồ Chí Minh: chi era costui?


Nato Nguyễn Sinh Cung intorno al 1890 (la sua data di nascita è incerta) ed educato alla scuola francese di Hué, ventenne si recò in Francia e fece domanda d'ammissione alla Scuola Francese di Amministrazione Coloniale di Marsiglia che, però, lo respinse. Evidentemente, la storia aveva per lui altri progetti. I suoi numerosi viaggi successivi in Europa e Asia lo misero in contatto con le teorie socialiste e gli ambienti anti-colonialisti, trasformando in breve tempo il giovane studente in un influente attivista rivoluzionario, ormai noto con lo pseudonimo di Hồ Chí Minh, “Hồ l'Illuminato”. Arrestato più volte, condannato a morte per sedizione a Hong Kong, ammalatosi ripetutamente di tubercolosi, riuscì sempre a cavarsela grazie alla sua intraprendenza ma soprattutto grazie alle sue influenti amicizie internazionali. Divenuto membro del Comintern sovietico e collaboratore del governo cinese, quando l'Indocina fu occupata dal Giappone comprese che i tempi erano maturi per lanciare la campagna di liberazione del suo paese.

Dopo la sconfitta delle potenze dell'Asse e il ritiro del Giappone dalla regione, Hồ Chí Minh guidò la ”Rivoluzione d'Agosto” e convinse Bảo Ðại ad abdicare consegnando il potere al Việt Minh: il 2 settembre 1945 Hồ Chí Minh dichiarava l'indipendenza del Vietnam e la nascita della Repubblica Democratica del Vietnam, con capitale ad Hanoi, e concedeva a Bảo Ðại il consueto ruolo istituzionale di rappresentanza nominandolo “Consigliere Supremo”.



Hồ Chí Minh


La Repubblica del Việt Minh, inizialmente, non trovò alcun riconoscimento a livello internazionale e la Francia, finita la Guerra Mondiale e ripristinata la sovranità nazionale sul proprio territorio, ripristinò velocemente anche le velleità di grandeur rivendicando il diritto sulle colonie. Ne seguì una sanguinosa e convulsa Prima Guerra d'Indocina (1946–1954), nel corso della quale la Francia dichiarò la nascita dello Stato del Vietnam, in antitesi alla Repubblica Popolare, ma da cui uscì infine sconfitta nel 1954, dopo la decisiva vittoria del Việt Minh a Ðiện Biên Phủ.

Anche in questo caso, giocò a favore degli indipendentisti la congiuntura internazionale: il successo della rivoluzione comunista di Mao Zedong in Cina, che fornì una sponda decisiva al Việt Minh, l'esplosione della Guerra di Corea, che diffuse tra le potenze occidentali il timore di un “effetto domino” comunista in tutto il sudest asiatico, e la situazione di cronica instabilità politica della IV Repubblica francese, aggravata dalle crescenti proteste pacifiste interne. Gli Accordi di Ginevra del 21 luglio 1954 sancirono l'indipendenza di Laos e Cambogia e divisero temporaneamente il Vietnam lungo il 17° parallelo: a nord la Repubblica Democratica del Vietnam, con Hồ “l'Illuminato” Presidente, a sud lo Stato del Vietnam, di cui Bảo Ðại manteneva formalmente la carica di Capo di Stato dalla sua residenza a Parigi. Gli Accordi prevedevano future elezioni per la riunificazione del paese.





Preoccupati della possibilità che la riunificazione del Vietnam consegnasse l'intero territorio nelle mani dei comunisti di Hồ Chí Minh, gli Stati Uniti si opposero alla riunificazione del Vietnam e spinsero il Primo Ministro dello Stato del Vietnam, Ngô Ðình Diệm, a indire un referendum-farsa per esautorare Bảo Ðại approfittando della sua assenza e scarsa credibilità. Ngô Ðình Diệm andò oltre le indicazioni degli USA: il 23 ottobre 1955, il referendum sancì la vittoria di Diệm con l'improbabile margine del 98,9% (133% a Saigon...) e non poco imbarazzo di Washington. Diệm divenne Presidente della nuova Repubblica del Vietnam e Bảo Ðại fu esiliato.

Possiamo immaginare l'ultimo imperatore Nguyễn piuttosto indifferente a questi eventi: chissà che, osservando l'orizzonte dal ponte del suo maestoso yacht ormeggiato a Monte Carlo, non si sia sentito finalmente libero? Al contrario, per Hồ Chí Minh cominciava una nuova sfida: la Seconda Guerra d'Indocina contro gli Stati Uniti. Ma questa è un'altra storia...


DALLA PIASTRA AL DONG

Se gli eventi che condussero alla nascita del Vietnam del Sud furono convulsi, non furono da meno quelli che traghettarono la valuta dalla Piastra dell'Indocina francese al Dong della Banca Nazionale del Vietnam.

La Banca dell'Indocina (Banque de l'Indochine) venne fondata a Parigi nel gennaio del 1875 allo scopo di gestire operazioni finanziarie nelle colonie francesi di Indocina e Pondicherry. La valuta legale nella Federazione Indocinese era la Piastra (le prime emissioni risalgono al 1885) mentre per le colonie in India fu adottata la Rupia. In seguito, la Banca estese i suoi privilegi alla Polinesia, alla Nuova Caledonia e alla Somalia francese con la denominazione in Franchi. La prima sede della Banca fu istituita a Haiphong, nel Tonchino, nel 1885, seguita da quella di Hanoi due anni dopo.


20 piastre del 1917 della Banca dell'Indocina per la Federazione Indocinese


100 franchi del 1920 della Banca dell'Indocina per la Somalia francese


Nel bel mezzo della Prima Guerra d'Indocina, il Presidente della Repubblica Democratica del Vietnam, Hồ Chí Minh, diede vita alla Banca Nazionale del Vietnam (Ngân-Hàng Quốc-Gia Việt-Nam) con il Decreto del 6 maggio 1951. Quello stesso anno, la Banca Nazionale cominciò ad emettere valuta, in contrasto con il privilegio esclusivo di emissione della Banca dell'Indocina.


50 dong del 1951 della Repubblica Democratica del Vietnam


L'1 gennaio 1952, la prerogativa dell'emissione di valuta passò dalla Banca dell'Indocina all'Istituto d'Emissione degli Stati di Cambogia, di Laos e di Vietnam (Institut d'Emission des Etats du Cambodge, du Laos et du Vietnam). La prima emissione dell'Institut non è datata ma risale al 1953, è comune ai tre Stati di Cambogia, Laos e Vietnam ed è un biglietto da 1 Piastra, progettato sul design di emissioni precedenti della Banca dell'Indocina emesse tra il 1932 e il 1949: le diciture furono ovviamente modificate da “Banque de l'Indochine” a “Institut d'Emission...” e stampate in rosso.


1 piastra del 1953 dell'Istituto d'Emissione degli Stati di Cambogia, di Laos e di Vietnam


Questo biglietto resterà l'unica emissione dell'Institut valida nei tre Stati indistintamente; le successive emissioni del 1953 e 1954 sono locali e hanno elementi di design differenti a seconda dello Stato cui sono destinate.


Emissione per la Cambogia
(ritratto di re Norodom Sihanouk)
Emissione per il Laos
(ritratto di re Sisavang Vong)
Emissione per il Vietnam
(ritratto dell'imperatore Bảo Ðại)

1 piastra del 1953 dell'Institut d'Emission des Etats du Cambodge, du Laos et du Vietnam
(dalla collezione di art-hanoi.com/collection)


L'1 gennaio 1955, la Banca Nazionale del Vietnam aprì una sede a Saigon ed assunse le funzioni di banca centrale anche per la Repubblica del Sud. A questo punto, nel sud venne approntato il processo di conversione e ritiro della vecchia valuta della Banca dell'Indocina e dell'Institut d'Emission: tra il 30 settembre e il 7 novembre 1955, le emissioni dell'Institut d'Emission per la Cambogia e il Laos vennero convertite nelle corrispondenti emissioni per il Vietnam, insieme a quelle della Banca dell'Indocina; quelle vennero demonetizzate il 7 ottobre 1955 e il 15 ottobre iniziarono a circolare le emissioni della Banca Nazionale del Vietnam, mentre le emissioni della Banca dell'Indocina vennero demonetizzate due settimane dopo, il 31 ottobre 1955. Infine, le emissioni dell'Institut d'Emission per il Vietnam vennero ritirate dal mercato a partire dall'8 gennaio 1957 e demonetizzate il 18 gennaio seguente.



1, 2, 5 e 10 dong ND (1955)


Tabella sinottica del passaggio da Piastre a Dong nel Vietnam del Sud:

1885 - 1952

1953 - 1954

1955

1956 - 1957

  Banque de l'Indochine


emissioni:

conversione in Piastre del Vietnam:
1885 - 31 dic. 1951 30 settembre 1955 - 7 novembre 1955

demonetizzate:  
31 ottobre 1955  


  Institut d'Emission (Cambogia e Laos)


emissioni:  

conversione in Piastre del Vietnam:
1953 – 1954   30 settembre 1955 - 7 novembre 1955

demonetizzate:
7 ottobre 1955


  Institut d'Emission (Vietnam)


emissioni:  

ritirate:
1953 – 1954   8 gennaio 1957

demonetizzate:
18 gennaio 1957


  Ngân-Hàng Quốc-Gia Việt-Nam


  emissioni per il Sud:

emissioni:
  1 gennaio 1955


15 ottobre 1955




I PRIMI DONG DEL SUD: QUANDO UNA TILDE FA LA DIFFERENZA

Tra le prime serie emesse dalla Banca Nazionale del Vietnam per la circolazione nella Repubblica del sud, ce n'è una che presenta una particolare variante sconosciuta ai più: è la serie del 1955 da 5 e 10 dong, stampata da Thomas De La Rue & Company.


fronte di 5 e 10 dong del 1955 della Repubblica del Vietnam (del Sud)


Al fronte, in posizione centrale, la denominazione da 5 dong presenta una fenice in volo e quella da 10 dong una carpa koi (si riconosce dai barbigli ai lati della bocca, che la distinguono dal pesce rosso o carassio). Secondo la simbologia vietnamita, sono animali propizi. La bellezza della fenice la rende simbolo di virtù, grazia e nobiltà; inoltre, si crede che appaia solo in tempi di prosperità, quindi rappresenta anche la pace. La carpa koi, animale molto longevo, è emblema di lunga vita, ma anche di coraggio e perseveranza.
Sulla destra, entrambe le banconote presentano l'immancabile dragone, l'animale più propizio di tutti e simbolo del Vietnam: le sue spire ricurve rappresentano la facoltà di mutare il tempo e di generare la pioggia, che bagna i campi e garantisce la sussistenza. È simbolo di potere, nobiltà e immortalità. Secondo la leggenda, all'origine dei tempi, Lạc Long Quân, figlio di un drago, si unì in matrimonio alla figlia di una fata, Âu Cơ, e la loro unione generò 100 figli (50 maschi e 50 femmine); il loro primogenito divenne il capostipite della prima dinastia di regnanti Việt: per questo motivo, il dragone rappresenta la regalità e i vietnamiti si considerano i “discendenti del drago e della fata”.


retro di 5 e 10 dong del 1955 della Repubblica del Vietnam (del Sud)


Al retro, sono rappresentate scene di vita: un contadino che ara un campo di riso con il bufalo d'acqua sulla banconota da 5 dong e le tradizionali imbarcazioni dau o dhow dei pescatori su quella da 10 dong.

Dicevo che esiste una variante poco nota: si tratta di un errore di scrittura del titolo Thủ-quỹ Trung-ương (“il Tesoriere Centrale”) in cui Thủ-quỹ appare senza tilde sulla y: “Thủ-quy”.


5 DONG 10 DONG
sopra, il titolo corretto, sotto quello sbagliato


L'errore appare su alcuni primi esemplari ed è stato corretto nel corso della produzione. La progressione del numero di serie di queste due emissioni segue la logica del tipo A1, B1, ... Z1, A2 ecc. Per quanto riguarda la denominazione da 5 dong, appare su alcune banconote comprese tra le serie A1 e S5 mentre per la denominazione da 10 dong l'errore si riscontra su alcune banconote delle serie da A1 a P4. Da notare che non tutte le banconote comprese tra questi intervalli presenta l'errore ma solo alcune, mentre altre hanno la titolatura corretta con tilde.

La variante è tutt'ora poco conosciuta ed è possibile imbattersi in esemplari piuttosto rari proposti in vendita al prezzo di quelli comuni. La particolarità è difficile da notare se non se n'è a conoscenza, quindi consiglio di approfittare finché rimane appannaggio di pochi... “esperti”!